mercoledì 18 maggio 2011

Chapeau.

Elezioni test su di me”. Esordiva così il premier, qualche giorno prima delle elezioni.  Milano ha prontamente risposto presente e, come spesso accade, il boomerang è tornato indietro e Silvio s’è preso una tranvata (prendere una tranvata:  mettersi in mezzo alle rotaie facendosi arrivare un tram addosso).  Ha provato a fare il Mourinho della situazione puntandosi i riflettori addosso e trasformando tutto in una sua personalissima sfida. Il problema è che, in squadra, non aveva mica Eto’o o Cristiano Ronaldo, ma Letizia Moratti. Tutta un’altra cosa.
Persino ad Arcore han preso più voti quelli lì. Quelli sempre incazzati che non si lavano e sarebbe stata una vergogna votarli.
La Santanchè, che forse ancora non aveva ben capito che la campagna-elettorale-diamo-addosso-a-Pisapia era finita da un pezzo, si è lasciata andare anche nel post sconfitta colossale:  “Pisapia porterà la droga in comune”. La droga a Milano, in effetti, sarebbe un’esclusiva di Pisapia.Che, scherziamo?
Il più divertente è comunque stato Verdini. Ha accolto i risultati in maniera molto positiva, con sano ottimismo, e ha aperto gli occhi al mondo: “per il PDL è un sostanziale pareggio”. Non sfottetelo: avrei voluto vedere voi a trovarvi con tutte quelle X sulle schede!
Adesso, però, c’è il forte sospetto che Pisapia, prima di portare la droga a Milano, ne abbia passato un po’ a Verdini. A breve, nuovi sviluppi. La Santanchè saprà illuminarci, non appena troverà una bandiera di Hamas in casa dell’ormai prossimo sindaco di Milano.
Intanto, un po’ tutta Italia aspetta il suicidio di Mastella. L’ha promesso, eh.

Passiamo a tirare le somme, che è meglio:
  • Il Pd, quando non si comporta da Pd, stupisce. Pisapia e De Magistris docet.  
  • L’exploit di Grillo è degno di nota: clamoroso il 10 percento a Bologna. Non ha sfondato a Milano e Napoli, ma ha raccolto buoni risultati anche lì.
  • Ha vinto il voto di protesta.

Concludendo, tra dichiarazioni e risultati, si può senza dubbio affermare che si è trattato della tornata elettorale più bella e divertante degli ultimi 150 anni (citazione necessaria, ndr). Parafrasando Il Giornale e citando Scanzi (imperdonabile mettere Scanzi sulla stessa riga con Il Giornale!): tira una bella aria.

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