martedì 20 settembre 2011

Gasperini perde ancora ed è tripudio.

Cari amici e amiche. E Gasperini. Ma, soprattutto, Moratti e Branca. La partita è appena finita e Gasp è probabilmente già bello e imbarcato sul primo aereo per il Guatemala. Che dire, ci siamo divertiti. Sono state quattro partite ufficiali d’antologia. Gasp ha perso contro chiunque e chiunque ha vinto contro Gasp. Eccezion fatta per la Roma, ma quella era una partita in stile scapoli e ammogliati. E poi c’era una sfida tra i due gloriosi allenatori: chi avesse vinto, avrebbe – nei fatti – perso. Inter  e Roma non possono vincere, son costruite per permettere a questo blog – sportivamente parlando – di vivere.

giovedì 15 settembre 2011

Analizzando Inter - Trabzonspor.

Zarate prova a centrare
gli zebedei di Tolga


Partita bella. Bellissima. Emozionante come un cross di Scaloni se ti chiami Klose. L’Inter in campo c’era. Ve l’assicuro. Era la stessa Inter che fu di Bagnoli. O forse era l’Atalanta, ma poco conta. Ha dato spettacolo ed'è entrata di diritto nella leggenda. Perché perdere contro i turchi ci sta, ma solo se parliamo del Besiktas del trivela – Ricardo Quaresma, idolo di San Siro – proprio perché hanno la stella portoghese seconda solo a Pandev per luminosità. Se, invece, perdi contro il Trabzonspor è leggenda e tu sei un pirla.

martedì 6 settembre 2011

Schiavone come se fosse antani: la supercazzola postpartita.

Si può perdere. La cosa fondamentale è saperlo fare. La Schiavone non sa più farlo. Dopo ogni sconfitta, entra in sala stampa e tratta tutti come dei rincoglioniti decerebrati. Ieri, la sua intervista postpartita ha sfiorato la leggenda. Bei momenti. E non scherzo. Francesca Schiavone s’è messa quasi a vergare poemi. Il risultato è qualcosa a metà strada tra Delneri che cerca di spiegare una sconfitta e Bossi che cerca di farsi capire. Si faccia una serissima e puntuta esegesi di questa intervista pregna di contenuti utili ai risvolti esistenziali di ognuno di noi.