mercoledì 14 ottobre 2009

La cazzata più lunga (grande) della storia.

«A dicembre e gennaio cominceremo un'altra infrastruttura, che è il ponte sullo stretto.»
Uhm, aggiungendo l'aggettivo "inutile", la frase risulterebbe grammaticalmente corretta.

Vediamo di capirci.
Alla visione del progetto preliminare, chiunque avrebbe come reazione istintiva ed incondizionata una risata, di quelle impossibili da trattenere.

Qualora stiate ridendo, smettetela: Il progetto è davvero quello. E, per di più, c'è da piangere.
...E, per di più ancora, c'è una mente che l'ha realmente studiato e pensato:


William Brown, un ingegnere inglese, ha personalmente progettato e firmato tale scempio, presentato nell'anno 2003.

Brown è specializzato proprio nella costruzione di ponti sospesi (quello specializzato in ponti irrealizzabili non l'hanno trovato, s'è venduto ai giapponesi..). Spulciando il suo curriculum vitae figurano le collaborazioni alle progettazioni di svariati ponti sospesi.

Ecco i più imponenti: Forth Road Bridge sul Firth of Forth, Scozia (lunghezza 1824m); Wye Bridge, collega il Galles del Sud con l'Inghilterra (lunghezza 1153m); Severn Bridge, Inghilterra (lunghezza 1839m); Il primo Ponte sul Bosforo, Turchia (lunghezza 1560m); Storebaelt Bridge, Danimarca (lunghezza 6800m).

Così, nel 1993, decise di prendere parte alla realizzazione di una lastra di cemento che unisse la Sicilia alla Calabria, il tutto al modico prezzo di 3,88 miliardi di Euro.

La costruzione, secondo il progetto da egli autografato, prevede che il ponte sia composto da sei corsie di traffico stradale e due binari di traffico ferroviario.

Non finisce mica qui: Tale magnificenza dovrebbe avere una lunghezza di 3666m e una campata di 3300m e poggiare su due piloni alti 398m ciascuno. Ovviamente, i due piloni appena citati, saranno posti in una zona ad alto rischio sismico, sennò non ci sarebbe divertimento. Motivo per il quale, per renderlo davvero un ponte con gli attributi, si è deciso di farlo resistere a sollecitazioni sismiche fino a magnitudo 7,1.

Perchè giusto 7,1? Semplice, è esattamente pari alla scossa che nel 1908 rase letteralmente al suolo Messina e qualcuno ha detto che la prossima avrà esattamente la stessa portata. Se così non dovesse essere e la scossa dovesse risultare più forte (ci auguriamo prorpio di no), pazienza: Loro ci hanno provato.

Ma il bello deve ancora arrivare.

Il ponte verrà collegato a tutte le esistenti strutture stradali e ferroviarie, ovvero la Messina-Catania, la Messina-Palermo e, dulcis in fundo, la Salerno-Reggio Calabria (si, proprio lei: Esiste davvero! Non è una leggenda metropolitana!)  e la ferrovia ad Alta Capacità che dovrebbe collegare in un futuro non meglio precisato Napoli e Reggio Calabria e che, grazie al ponte, verrebbe prolungata fino a Palermo, in modo tale che TAV diventi l'acronimo di Terrone ad Alta Velocità (citazione necessaria).

Come è ovvio che sia, prima nascerà(?) il ponte e poi, tempo e voglia permettendo, si penserà alle autostrade. La Salerno-Reggio Calabria è da decenni che è incompleta, dodici anni in più o dodici anni in meno non farà differenza. C'è sempre il rischio che resti ugualmente in quelle condizioni, comunque.

Qualora, anche se solo per pochi secondi e per mezzo di un'utopica immaginazione, tutto ciò riuscisse realmente a restare in piedi, si farebbe beffe di qualsiasi record mondiale: I giapponesi e il loro Acascicacchio (Akashi-Kaikyō, per l'esattezza..) verrebbero ridicolizati.

Sissignori: Per una volta, Silvio l'avrebbe più lungo di tutti!

"Qui si punta a ponti da 3000 metri errotti, buoni come soffitti tenuti con i cerotti."

(Caparezza, La Grande Opera, 2008).

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