lunedì 12 ottobre 2009

Presidente, mi consenta.

«Il 68,7% degli italiani è con me!»

Parole e musica del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Bhè, magari abbiamo dimenticato (o facciamo finta di non ricordare) qualche numerino: Vediamo di dare una rinfrescatina alla memoria.

Le ultime elezioni politiche hanno portato sul trono (si, quello di Uomini e Donne) Silvio Berlusconi e fin qui nulla di sbagliato.

Gli italiani che si sono recati alle urne sono stati esattamente l'80,5% degli aventi diritto di voto.

Per rendere la cosa più semplice, diciamo che coloro che a quel tempo avevano tale diritto erano poco più di 47,3 milioni. Bene, a votare si sono presentate poco meno di 38 milioni di persone. Il 3,65% di essi ha restituito la scheda così come gli era stata consegnata, ovvero in bianco. Sommando questi voti nulli ai partiti che non raggiunsero l'1% di preferenze, arriviamo a qualcosa come il 30% del totale di votanti.



Adesso sottraiamo a quell'80,5% questo 30%, così facendo otterremo che il 50,5% dei voti è da dividersi tra i restanti contendenti, ovvero: Pd, Pdl, Lega Nord, Udc e Di Pietro.

Il partito di Berlusconi ha avuto esattamente 13.628.865 voti su 32.390.379. Già a prima vista appare subito chiaro come quei voti non possano rappresentare in alcun modo il 68,7% del totale: Del resto, la matematica non è un'opinione.

Le percentuali dovrebbero insegnarle alla scuola media, vediamo di calcolarne una a questo punto:

Per semplificare il calcolo, arrotonderemo le cifre.

Se al tempo 47 milioni di italiani avevano diritto al voto e 14 milioni di essi espressero la loro preferenza per Silvio Berlusconi vuol dire che il 30% degli italiani sta con Silvio Berlusconi, il 70% NO.

In semplici parole, ne ricaviamo che un terzo dell'Italia è dalla sua parte, gli altri due NO.

In conclusione, sembra proprio che il dato reale sia esattamente l'opposto di quello sventolato su TV e giornali in questi ultimi giorni dal "nostro" Presidente del Consiglio. Adesso si che deve davvero ricontare i voti.

Chiudo citando Debora Serracchiani, secondo la quale «il Presidente del Consiglio potrebbe fare un regalo a tutto il Paese lasciando passare un giorno senza dire stupidaggini o esprimersi a volgarità».

P.S.: Per dovere di cronaca, aggiungo anche che gli italiani hanno votato la coalizione e non espressamente Silvio Berlusconi. Violando, anche se solo formalmente, la Costituzione Italiana, possiamo affermare benissimo il contrario.

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