0-0 emozionante quanto un tiro di Pandev. Il Brasile gioca bene. Ganso, Ramirez, Lucas, Daniel Alves, Lucio, Thiago Silva e Robinho meno.
Il Venezuela giochicchia. Pastura calcio in allegria. Tenta di sorpendere. Ci riesce a metà.
Lo spettacolo finale, risulta comunque indecente. La foto affianco, è un po' la sintesi della rara bellezza vista in campo. Ha trionfato il calcio. Sulle gengive di chi guardava.
Caressa è l'unico che da spettacolo. E ho detto tutto. Discovery Channel si sta già mobilitando per offrire al telecronista la possibilità di condurre un nuovo programma dove ci espliciterà i fondamenti scientifici della teoria secondo cui "la palla pazza strumpallazza". Verrà affiancato da gente come Pandev e Robinho per verificarne la veridicità. Sarà spettacolo. Vero e puro. Da leccarsi i baffi.
Passiamo a qualche rapida considerazione sulla partita:
- Pato ha la colla sui piedi.
- Ganso non è ganzo.
- Il truzzo brasiliano - al secolo Neymar - anche quando gioca male, regna.
- "La palla pazza che strumpallazza" diventa ufficialmente il mio motto. Lo riutilizzerò anche in alcuni dei post a venire. Non va dimenticato.
- I campi da calcio sudamericani son campi da golf. Ci son più buchi che nello svizzero.
- Neymar, Robinho e Daniel Alves hanno dei capelli orribili. Nonostante ciò, nulla batte l'indecenza del look del Ronaldo versione 2002. Inarrivabile.
- L'arbitro non fischia mai rigore, ma ferma una chiara azione da gol venezuelana per ammonire Thiago Silva. È l'unico cha ha i capelli decenti. Inaccettabile.
- La parte più emozionante della partita è collocabile nel primo tempo. Più esattamente, quando entra un cane in campo: hanno fermato il gioco.
- Robinho non segna. Si sapeva.
- Daniel Alves difende peggio di come Robinho attacca.
Passo e chiudo.
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