domenica 3 luglio 2011

Qualche rapida osservazione su Brasile - Venezuela.

0-0 emozionante quanto un tiro di Pandev. Il Brasile gioca bene. Ganso, Ramirez, Lucas, Daniel Alves, Lucio, Thiago Silva e Robinho meno.

Il Venezuela giochicchia. Pastura calcio in allegria. Tenta di sorpendere. Ci riesce a metà.

Lo spettacolo finale, risulta comunque indecente. La foto affianco, è un po' la sintesi della rara bellezza vista in campo. Ha trionfato il calcio. Sulle gengive di chi guardava.

Caressa è l'unico che da spettacolo. E ho detto tutto. Discovery Channel si sta già mobilitando per offrire al telecronista la possibilità di condurre un nuovo programma dove ci espliciterà i fondamenti scientifici della teoria secondo cui "la palla pazza strumpallazza". Verrà affiancato da gente come Pandev e Robinho per verificarne la veridicità. Sarà spettacolo. Vero e puro. Da leccarsi i baffi.

Passiamo a qualche rapida considerazione sulla partita:

  1. Pato ha la colla sui piedi.
  2. Ganso non è ganzo.
  3. Il truzzo brasiliano - al secolo Neymar - anche quando gioca male, regna.
  4. "La palla pazza che strumpallazza" diventa ufficialmente il mio motto. Lo riutilizzerò anche in alcuni dei post a venire. Non va dimenticato.
  5. I campi da calcio sudamericani son campi da golf. Ci son più buchi che nello svizzero.
  6. Neymar, Robinho e Daniel Alves hanno dei capelli orribili. Nonostante ciò, nulla batte l'indecenza del look del Ronaldo versione 2002. Inarrivabile.
  7. L'arbitro non fischia mai rigore, ma ferma una chiara azione da gol venezuelana per ammonire Thiago Silva. È l'unico cha ha i capelli decenti. Inaccettabile.
  8. La parte più emozionante della partita è collocabile nel primo tempo. Più esattamente, quando entra un cane in campo: hanno fermato il gioco.
  9. Robinho non segna. Si sapeva.
  10. Daniel Alves difende peggio di come Robinho attacca.

Passo e chiudo.

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